Testimonianza di Monica



LA GENTILEZZA, LO SCAMBIO I TALENTI

Vista l’emergenza sanitaria, il Centro d’Ascolto ha deciso di collaborare con il Punto Solidale alla consegna degli alimenti portando la spesa a casa di alcuni utenti i quali, per età o condizione di salute, sono più a rischio di altri o semplicemente non riescono a recarsi presso il Punto Solidale in questo periodo così complicato. Si tratta di un piccolo contributo che siamo felici di poter dare alla nostra comunità.
Sabato scorso una delle nostre utenti mi ha riservato una sorpresa. Come segno di ringraziamento, quando le ho portato la spesa mi ha voluto regalare un bellissimo fiore fatto a mano da lei, all’uncinetto. È stato un gesto semplice che ha portato con sé tutta una serie di emozioni e riflessioni che non mi hanno ancora abbandonato.
La prima riflessione riguarda l’importanza della gentilezza. In questo periodo siamo tutti più tesi, preoccupati della salute nostra e dei nostri cari, in ansia per il futuro. Abbiamo fiducia che “tutto andrà bene”, ma la situazione sanitaria ed economica è innegabilmente preoccupante. Il conforto di un gesto gentile, ancora di più se inatteso e non dovuto, è immenso. Molto più grande di quanto si possa immaginare. Abbiamo bisogno di imparare nuovamente quanto bene ci si senta ad essere oggetto di una gentilezza, e allo stesso tempo questo dovrebbe servire a ricordarci di compiere a nostra volta più gesti gentili. Sono molto grata alla nostra utente per avermi regalato un momento di commozione che mi ha scaldato il cuore e ricordato come davvero attraverso dei piccoli gesti ci si possa sentire meglio e fare sentire meglio gli altri.
La seconda riflessione riguarda lo scambio. Le posizioni del volontario e dell’utente sono indubbiamente diverse e ognuno deve svolgere il proprio ruolo. Ma quando i ruoli vengono svolti in uno spirito di scambio, l’esperienza è più piena di significato. Questo mi è apparso in maniera evidente attraverso gli sguardi e le poche ma intense parole che ci sono stati quando la signora ha teso la mano per donare il fiore. Dietro il mio gesto c’era il desiderio di essere d’aiuto in qualche modo. Dietro il gesto dell’utente, c’era il desiderio di ricambiare in qualche modo. In quel momento si è creata una sintonia molto bella che l’esperienza del volontariato riesce a regalare quando attraverso lo scambio le asimmetrie dovute alla situazione vengono a meno.
La terza e ultima riflessione riguarda la consapevolezza che tutti sanno fare qualcosa di bello. Tutti abbiamo dei talenti e spesso ce lo dimentichiamo. La signora che ha voluto regalare il fiore aveva la consapevolezza di essere in grado di fare qualcosa di bello: ha il talento dell’uncinetto. A prescindere dalla situazione in cui una persona momentaneamente si trova, tutti noi abbiamo dei talenti. E questa consapevolezza è indispensabile per avere la forza e l’autostima di cui tutti abbiamo bisogno per lottare per uscire da una situazione difficile, e anche per affrontarla con maggior dignità. Tutti noi volontari dovremmo fare uno sforzo per capire qual è il talento che la persona che abbiamo davanti a noi ha, momentaneamente nascosto o meno, e cercare di fare leva su quel talento per aiutarla ad avere la forza di andare verso una situazione migliore.